Hotel Fedora, Hotel due stelle a Firenze, offre la possibilità di raggiungere a piedi, in pochissimi minuti, il centro storico fiorentino. Di seguito solo alcuni dei meravigliosi punti storico/artistico vicini all’Hotel Fedora:
Piazza Duomo
Nel cuore del centro storico di Firenze Piazza del Duomo accoglie con meraviglia e bellezza il visitatore che inizia il proprio tour tra i segreti dell’arte e della storia fiorentina. Troneggia coi suoi marmi policromi il Duomo di Firenze, la Chiesa di Santa Maria Novella, sorta sui resti della Chiesa di Santa Reparata. Il progetto, voluto dalla Signoria, fu affidato ad Arnolfo di Cambio. Intorno alla realizzazione del Duomo gravitarono i più grandi artisti dell’epoca, da Giotto a Francesco Talenti, fino a Brunelleschi che concepì l’elemento più ardito della Piazza: la maestosa cupola, su modello del Pantheon romano. Il campanile di Giotto, collocato in maniera originale rispetto agli altri campanili, allineato al Duomo, presenta una linea slanciata e una struttura arricchita dai bellissimi marmi colorati. Infine il Battistero di San Giovanni, patrono della città di Firenze, impreziosito dalle due porte: una decorata da Andrea Pisano e l’altra decorata da Lorenzo Ghiberti.
Piazza Della Signoria
Piazza della Signoria, la piazza centrale di Firenze, è ancora oggi il fulcro della vita politica e sociale. Sede del potere civile con Palazzo Vecchio, la Piazza si trova nella parte centrale della Firenze medievale, a sud del Duomo e a poche decine di metri dal Ponte Vecchio e dall’Arno. L’elemento centrale della piazza è il trecentesco Palazzo Vecchio, edificato tra il 1299 e il 1314 per dare una degna sede ai Priori delle Arti, i rappresentanti delle corporazioni professionali che dal 1282 detenevano il Governo della città e che erano soliti risiedere al Bargello. Il progetto architettonico è attribuito ad Arnolfo di Cambio che negli ultimi anni del XIII secolo è impegnato nei più importanti cantieri fiorentini: il Duomo, Santa Croce e la nuova cerchia di mura. In particolare la Torre di Arnolfo, alta 95 metri, presenta un originale soluzione architettonica essendo allineata con il ballatoio sporgente, anziché posta in posizione più centrale.
La Loggia dei Lanzi, costruita per accogliere i discorsi pubblici, è diventata palcoscenico stabile di alcune importanti opere scultoree come il Perseo di Benvenuto Cellini e il Ratto delle Sabine di Giambologna. La Fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati e la statua equestre di Cosimo I di Giambologna completano la Piazza, dove fu ucciso al rogo Savonarola. Un targa commemorativa ne ricorda il triste accaduto. Durante la festa della Fiorita, che si svolge ogni anno il 23 maggio per ricordare il rogo del Savonarola, dopo la celebrazione della messa nella Cappella dei Priori in Palazzo Vecchio, i frati domenicani, le autorità comunali e i cittadini scendono nella piazza per spargere petali di fiori sul punto esatto in cui il Savonarola fu impiccato e bruciato. La cerimonia nasce dal fatto che il giorno successivo al rogo il luogo del supplizio fu trovato ricoperto di fiori.